Maggio 2, 2024
Condividi su:

La storia infinita del concorso insegnanti di religione…. anche il 2023 ad oggi sembra non essere l’anno buono per la procedura concorsuale, né straordinaria, né ordinaria.

“Si rimane ancora senza parole! Sono trascorsi ben quattro anni dal 2019, quando è uscito l’emendamento Toccafondi che riportava alla luce la necessità di assunzione a tempo indeterminato dei docenti di religione. Oggi con l’emendamento (n. 10.100 al DDL n. 899) del Governo ci ritroviamo ancora all’ennesimo slittamento, da ritenersi sostanzialmente INGIUSTIFICATO, considerato che tutte, o quasi, le migliorie apportate all’originario emendamento sono state ormai nella quasi loro totalità fatte. Rimane sempre la questione del punteggio minimo ma è una semplice riga da aggiungere al decreto.” Afferma Mariangela Mapelli Segretaria Nazionale del Sindacato Fensir SAIR (sindacato autonomo insegnanti di religione)

Il sindacato autonomo federato della Fensir, che ha proclamato lo scorso 27 ottobre lo sciopero per il prossimo 17 novembre, tra le varie rivendicazioni sottolinea lo stato di alta precarietà dei docenti di religione. Sono oltre 14500 coloro che hanno maturato i 3 anni di servizio necessari per accedere al concorso straordinario a cui, ipoteticamente, sono riservati circa 4500 posti.

“Stanchi di aspettare; stanchi di sentirci dire che ogni anno che passa è quello giusto. Tutto sembra voler confermare una mia previsione: il concorso sarà bandito il 2 febbraio 2024 a vent’anni dal primo e unico concorso… oppure si vuole arrivare a “festeggiare” il venticinquesimo?!” Si domanda con amara ironia il Segretario Generale della Fensir Giuseppe Favilla.

“Non abbiamo più storie da raccontare sul concorso, ma ci sono storie di tante famiglie che ad oggi, dopo 23 anni dal primo incarico o forse dopo 25 dalla prima supplenza, sono ancora in attesa che lo Stato e il Governo, così attento ai valori anche religiosi, dia una risposta concreta e metta al sicuro il futuro lavorativo. Sappiamo benissimo a cosa va incontro un docente di religione incaricato annuale: dinieghi, anche quando la legge è chiara e quando lo stesso contratto richiama la legge (altrimenti non avrebbe valore); lottare tutti i giorni per vedersi riconosciuti diritti, dignità professionale e stabilità lavorativa… cosa c’è da aspettare ancora?” Conclude Favilla.

La Fensir ha proclamato lo sciopero includendo anche i docenti di religione proprio per i motivi di cui sopra.

I cicli di rinvii sembrano non arrestarsi. Ogni occasione di legge di bilancio o milleproroghe dal 2020 è utile solo a lasciare nell’attesa precaria migliaia di docenti.

“Confermiamo lo sciopero e annunciamo che siamo disposti a farne uno successivo se entro i primi sessanta giorni del 2024 non verrà indetta la procedura straordinaria!”, Conclude Mapelli Segretaria Nazionale di Fensir SAIR.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *