Il ministero, nella persona del capo di gabinetto Giuseppe Recinto, ai sindacati presenti al tavolo lo scorso 17 gennaio, ha lasciato intendere che si metterà in moto la macchina dei concorsi, sia per l’ordinario che per lo straordinario per i docenti di religione.
Nei giorni scorsi avevamo dato comunicato, attraverso i nostri canali social, dell’interlocuzione tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e la CEI, notizia appresa attraverso il presidente della VII Commissione Istruzione e Cultura del Senato Roberto Marti.
Di certo ci troviamo a contestare con tutte le nostre forze quello che si preannuncia essere un concorso selettivo doppio: selettivo, giustamente, il concorso ordinario e selettivo anche, purtroppo, il concorso straordinario.
Il rappresentante, dietro la propria sigla, di un noto sindacato nei social alla domanda diretta: “il concorso straordinario sarà selettivo o no?”, risponde in modo fumoso lasciando chiaramente intendere che le promesse al tavolo unitario dei rappresentanti sindacali dei sindacati rappresentativi l’11 novembre 2021 sono state totalmente disattese. In quel tavolo era stata condivisa tre punti fermi: prova orale metodologica didattica non selettiva; graduatoria ad esaurimento e almeno il 50% dei posti liberi a concorso per la procedura straordinaria.
“Seppur i numeri all’epoca non ci convincevano, infatti il 50% dei posti disponibili nell’organico del 70% sono poca roba, eravamo convinti che oltre a quell’ostacolo, mitigato dalla graduatoria ad esaurimento, fosse comunque accettabile a condizione che la prova metodologico-didattatica orale fosse chiaramente non selettiva” Così afferma Giuseppe Favilla oggi Segretario Generale della Fensir e vice segretario nazionale del SAIR, sindacato autonomo insegnanti di religione e già segretario nazionale dipartimentale della uil scuola irc.
L’emendamento all’epoca condiviso da tutte le sei sigle rappresentative dopo la prima bocciatura nella legge di bilancio, non fu più sostenuto dal rappresentante sindacale Favilla soprattutto a seguito della Sentenza della Corte Europea il 13 gennaio 2022.
Nei mesi a seguire quattro sigle su sei continuarono a reiterare lo stesso emendamento ad ogni decreto legge finché, miracolosamente, con il DL 36 troverà la sua approvazione nella legge 79/2022. “A quale prezzo è passato l’emendamento? Forse quelle promesse di Cisl Scuola e Gilda-Unams oltre a pochi miseri posti, doveva essere ancor più depurato e creare, anche in questo caso, problemi a chi ha tanti anni di servizio e che si troverà ad affrontare dopo 20/30anni di servizio un concorso, sì con la prova sola orale, ma comunque selettiva con tutta l’ansia di chi alla veneranda età di 45/55 anni deve essere valutato su come insegna, quando nel recente passato ci sono state almeno tre procedure straordinarie di assunzione a tempo indeterminato che non prevedevano selezioni né punteggio minimo” conclude Favilla.
“Una ulteriore domanda, legittima e necessaria, dobbiamo porci riguardo la volontà della CEI e l’attuale assento degli uffici per l’IRC: è così sicuro il servizio nazionale irc della CEI voglia per i docenti precari irc un concorso straordinario selettivo” si domanda Attilio Piacente segretario nazionale SAIR”.
Il Servizio Nazionale IRC della CEI da settembre è affidato ad un laico e dunque l’interlocuzione in atto tra i due organismi Ministero e CEI, il così detto, tavolo paritetico verso quale orizzonte è rivolto? Verso la possibilità di garantire seppur nel tempo e in alcune regioni lentamente, il tempo indeterminato a chi oggi ha maturato più di 3 anni di servizio con il titolo, oppure, in questa unica e probabilmente irrepetibile occasione, si vada verso l’ingiustizia e tagliar fuori qualche migliaio di docenti ormai avanti con l’età e di certo poco propensi a lasciarsi valutare magari da un presidente di commissione, dirigente scolastico, giovane e ideologicamente orientato che condizionerà la commissione seppur presenti, così come dovrebbe essere da prassi, formata da ulteriori due docenti di religione a tempo indeterminato?
La Fensir SAIR a tutela del personale di religione già da adesso è pronta a proclamare lo sciopero. Se il percorso combinato dovrà svantaggiare donne e uomini con decenni di servizio siamo pronti a proclamare lo sciopero!
Ufficio stampa