Ottobre 15, 2024
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Quale servizio è valido ai fini dell’accesso al concorso straordinario?

La bozza del Decreto secretato, in mano solo a chi si crede di essere forte, sembra aver chiarito in modo definitivo quale servizio può essere considerato valido ai fini dell’accesso al concorso straordinario di religione.

In altri termini e sinteticamente: tutti i supplenti brevi e saltuari che hanno maturato i 180gg all’anno per tre anni, o parzialmente con incarichi, non potranno partecipare al concorso straordinario.

L’ACCESSO AL CONCORSO STRAORDINARIO è consentito solamente a coloro che hanno maturato 36 mesi effettivi di servizio al 31 agosto 2023… sembra invece del tutto innovativa la possibilità che possano essere sommati i mesi mancanti ai 36 mesi fino alla scadenza del bando. Dunque da questo momento crediamo che sia necessario prendere con le pinze ogni esternazione e affermazione… che dopo qualche giorno viene ritrattata.

Riteniamo altamente scorretta la procedura di non rendere pubblica la bozza del Decreto, lasciando il monopolio della gestione solo a chi crede di essere forte in virtù della rappresentanza che gli viene dalla federazione sindacale a cui appartiene ma se fosse davvero autonoma non avrebbe!

AMARO BOCCONE (AL MOMENTO) per i colleghi, oggi incaricati annuali, il cui triennio maturato al 31 agosto, di fatto, è composto non da soli incarichi ma anche di supplenze, pari o superiori a 180gg. Per loro sembra sfumare la possibilità di accedere alla procedura straordinaria accontentandosi, per così dire, della sola procedura ORDINARIA.

Siamo convinti sempre più che il potere contrattuale sia solo un potere economico e di marketing e che il famoso confronto dello scorso 15 dicembre, tanto osannato e pubblicizzato sulle solite testate giornalistiche specializzate,  sia stato solo un momento in cui i sindacati convocati hanno letto, superficialmente, la bozza del Decreto… ancora più frettolosamente (in quanto non in possesso del file, ma solo visualizzato) di chi scrive il presente commento.

Si ripete il 2004 quando, moltissimi colleghi che insegnavano da 4 anni, cumulando incarichi o supplenze, non poterono partecipare al concorso, nonostante le mille rassicurazioni dei soliti, i quali sostenevano che tutto il servizio era utile… per poi vedersi escludere dalle graduatorie di merito perché mancava l’anno o le settimane.

Vi è attualmente una BOZZA, trattiamola per quella che è: non ufficiale, non definitiva e attendiamo ormai la sua pubblicazione.

Non vogliamo però lasciar cadere nel vuoto, il nostro disappunto, sulla questione “sanatoria” portata alla ribalta da alcune testate giornalistiche … termine palesemente denigratorio, di chi presuppone ingiusto e ridicolo il provvedimento ministeriale in corso nei confronti degli IDR e dimenticando che nel corso dei tempi simili manovre sono già state messe in atto per reclutare docenti di altre discipline. Gli Insegnanti di Religione “godono” forse di trattamenti differenti alle altre discipline, ma non di certo gratificanti! E solo chi è un IDR può capire di cosa stiamo parlando, non certo chi si limita a giudicare le apparenze… che dire, tanta continua amarezza e non solo questo… la nostra sembra essere una storia infinita… ma noi continueremo ad esserci, comunque vada… e sempre dalla parte della dignità, della giustizia e del buon senso!

La Redazione

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