I permessi per il diritto allo studio nella misura massima di 150 ore annue sono dei diritti del lavoratore sia nel pubblico impiego e dunque nella scuola che nel privato. Le ore vengono rapportate alle ore di servizio (chi è in part time ad esempio al 50% ed è di ruolo ne usufruirà per 75 ore annue).
Per quanto riguarda la scuola gli Uffici Scolastici pubblicano il contingente previsto, per ogni ordine di scuola, che possa fruire dei permessi per diritto allo studio per l’a.s. 2022/23. Il personale presenta la domanda nell’istituzione scolastica in cui è in servizio entro il 15 novembre. I permessi possono essere usufruiti nell’anno solare, cioè dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023.
Il personale della scuola avente diritto alla fruizione dei permessi studio in ogni provincia non può superare complessivamente il 3% del personale in servizio all’inizio dell’anno scolastico. Gli uffici scolastici provinciali pubblicano, di norma entro il 15 ottobre, il numero massimo di permessi concedibili per ogni settore e ordine di scuola. Qualora rimangono posti scoperti in un ordine di scuola i posti assegnati possono passare ad un altro.
Oltre alla normativa nazionale bisogna fare riferimento ai Contratti integrativi regionali, che possono presentare delle diversità nelle modalità di fruizione e talvolta delle discriminazioni da segnalarci al numero verde 800 820 776
Chi può beneficiare?
- personale docente ed educativo
- personale Ata
- personale con contratto d’incarico annuale per l’insegnamento della religione cattolica e i supplenti senza titolo di studio che frequentano gli istituti di scienze religiose oppure le facoltà di teologia.
A chi presentare la domanda?
Alla Segreteria scolastica della scuola di servizio.
La scuola la inoltrerà all’Ufficio Scolastico Territoriale di competenza.
In allegato fac simile della domanda, è bene comunque scaricare il modulo dall’ufficio scolastico di appartenenza.
